Se sei qui a leggere, vuol dire che hai in mano o davanti un qualcosa che è definibile “informatico”. L’informatica come la intendiamo oggi è cresciuta in maniera rapidissima ed è talmente parte della nostra vita e del nostro lavoro che se dovesse improvvisamente sparire, ci troveremo totalmente bloccati.
Oggi, 17 maggio, è la giornata mondiale dell’informatica. Ci siamo chiesti l’origine del termine e la storia di questa fondamentale scienza?
Il termine italiano “Informatica” deriva da quello francesce “Informatique”, contrazione di “Informat(ion) (automat)ique” ed è stato coniato da Philippe Dreyfus, un fisico e chimico, nel 1962.
L’informatica è la scienza che si occupa del trattamento dell’informazione mediante procedure automatizzate ed ha per oggetto lo studio dei fondamenti teorici dell’informazione, della sua computazione a livello logico e delle tecniche pratiche per la sua implementazione e applicazione in sistemi elettronici automatici detti, quindi, sistemi informatici.
L’abaco e la macchina Anticitera
Il primo strumento di calcolo che possiamo trovare nella storia imputato al calcolo è l’abaco. Prima fatto di sassolini che si muovevano in scanalature numerate, poi con palline infilate su bastoncini di legno. Uno strumento un po’ più complesso e degno di menzione è la macchina di Anticitera, un calcolatore meccanico risalente al 150 a.C, che serviva per calcolare il sorgere del sole, le fasi lunari, i movimenti dei cinque pianeti allora conosciuti, gli equinozi, i mesi, i giorni della settimana e le date dei giochi olimpici.
Dalle calcolatrici alla prima teoria dell’informatica
Passiamo poi alle prime calcolatrice inventate tra il ‘600 e ‘700 e alle macchine guidate da sistemi binari.
Nell’’800 abbiamo la prima macchina differenziale e poi quella analitica, su cui verrà poi formulato il primo linguaggio di programmazione, alla cui “creatrice” verrà dedicato il nome del linguaggio di programmazione ADA.
Arriviamo poi al 1930 circa, dove Alan Turing e Kurt Godel che gettano le basi teoriche dell’informatica passata e presente. Mentre gli ingegneri elettronici cominciano a costruire i primi circuiti per risolvere problemi logici e matematici. Queste macchine erano, però, molto ingombranti (occupavano intere stanze) e utilizzavano migliaia di valvole che venivano programmate in linguaggio macchina, da operatori che manualmente, azionando determinati interruttori esterni.
Il personal computer
Fino a questo punto, i computer erano veramente molto costosi e voluminosi. Venivano, perciò, utilizzati solo da università, enti governativi o grosse compagnie. Siamo ancora lontani dal concetto di “personal computer”. Dobbiamo arrivare al 1975 quando viene prodotto il computer Sphere 1 da Michael Wise e nel 1976 Steve Jobs e Steve Wozniak vendono la scheda madre di Apple I. Da qui partì una sempre più rapida successione di nuovi modelli di computer.
Come tutti sappiamo i computer hanno subito molti cambiamenti nel corso degli anni, prendendo forme e usi diversi. Sono nati i cellulari, gli smartphone, i tablet e molti altri dispositivi che ormai utilizziamo ogni giorno a lavoro e nella nostra vita.